In Italia il Registro dei titolari effettivi è sospeso
In Italia, il Registro dei titolari effettivi rimane sospeso in attesa di un chiarimento da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), a seguito delle recenti decisioni del Consiglio di Stato. Questo registro è fondamentale per garantire trasparenza sulla proprietà effettiva delle società, in conformità con le normative antiriciclaggio dell’UE, ma il suo avvio operativo ha subito diversi rinvii.
Il 15 ottobre 2024, il Consiglio di Stato ha emesso due ordinanze (n. 08245/2024 e n. 08248/2024), che sospendono l’efficacia dei provvedimenti nazionali in merito al registro, rimettendo alla CGUE una serie di questioni pregiudiziali. La necessità di chiarimenti sull’applicazione delle norme europee nel contesto italiano ha motivato questo rinvio.
Precedentemente, il 17 maggio 2024, con l’ordinanza n. 3533/2024, il Consiglio di Stato aveva già sospeso l’esecutività delle sentenze del TAR del Lazio del 9 aprile 2024, che aveva annullato la normativa sul registro. Di conseguenza, sia il decreto di attuazione del registro sia gli obblighi di comunicazione della titolarità effettiva sono stati sospesi fino a nuove decisioni, con udienze programmate per il 19 settembre 2024.
Si attende, dunque, la pronuncia della Corte di Giustizia per determinare il futuro del Registro dei titolari effettivi in Italia, con l’auspicio che venga reso operativo il prima possibile per adempiere agli obblighi di trasparenza previsti dalle normative antiriciclaggio europee.
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