ISSN 2784-9635

“INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SICUREZZA: UN BINOMIO POSSIBILE?”

Giorgia Azzellini, Elisa Gorra, Arianna Marchi - 14/10/2024

ROMA, 7 ottobre 2024 – Si è svolto presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra la Minerva, il Convegno dal titolo “Intelligenza Artificiale e Sicurezza: un binomio possibile?”. L’evento, organizzato su iniziativa del Senatore Marco Scurria, ha accompagnato la presentazione del “Manuale sull’Intelligenza Artificiale”, a cura del Prof. Avv. Ranieri Razzante, che ha esplorato le sfide e le opportunità legate all’intelligenza artificiale (IA), con un focus particolare sui temi della sicurezza.

L’evento, che ha visto la presenza di personalità autorevoli, è stato introdotto dal Sen Scurria che, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato l’importanza di affrontare le implicazioni globali dell’intelligenza artificiale, evidenziando come l’Europa sia più regolamentata rispetto ad altre potenze come gli Stati Uniti. Scurria ha messo in luce le difficoltà degli Stati europei nella condivisione dei dati legati alla sicurezza, un fattore che li pone in una posizione di svantaggio rispetto a USA e Cina. Secondo il Senatore, la mancanza di un’efficace cooperazione tra i Paesi europei ostacola il progresso della sicurezza continentale che, di conseguenza, stenta a decollare.

A seguire, il Presidente del Copasir Lorenzo Guerini ha approfondito il tema dell’impatto dell’IA sulla vita umana e sulla difesa nazionale, evidenziando che questa tecnologia modificherà profondamente il nostro modo di vivere e lavorare. Guerini ha esposto le preoccupazioni legate ai rischi e alle minacce che l’IA può comportare e con cui ci si dovrà confrontare, accanto alle opportunità di progresso.

Tra i vari interventi dei Relatori, si sono distinti diversi contributi di spessore. Il Moderatore della prima tavola Giorgio Rutelli, Vicedirettore di Adnkronos, ha sottolineato la tendenza ad affrontare l’IA in modo apocalittico, una visione che può portare a paralisi e inazione. Il suo messaggio è stato chiaro: il volume curato dal Prof. Razzante dimostra come l’IA stia già influenzando positivamente molti ambiti, dall’economia alla difesa.

Mario Nobile, Direttore Generale AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), ha poi illustrato le fasi evolutive dell’intelligenza artificiale, paragonandola a un bambino di quattro anni, ancora da addestrare ma capace di produrre risultati straordinari. Ha posto l’accento su come l’Europa debba sfruttare queste tecnologie per recuperare il tempo perso nei confronti dei cosiddetti “abilitatori” globali, come Stati Uniti e Cina.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carmine Masiello ha guardato al futuro, proponendo uno scenario in cui l’IA avrà un ruolo sempre più determinante, specialmente nelle forze armate. Ha evidenziato la necessità di investire e partecipare attivamente alla crescita di queste tecnologie.

Tra gli altri interventi significativi vi è altresì quello del Vice Direttore DIS Alessandra Guidi, la quale ha esaminato l’uso dell’IA in ambito sociale, sottolineando il pericolo che rappresenta la manipolazione dell’informazione attraverso algoritmi. Guidi ha ricordato come la trasparenza nella comunicazione sia fondamentale per la democrazia e ha elogiato l’Unione europea per aver intrapreso iniziative normative in tal senso, pur auspicando un maggiore impegno per regolamentare l’uso di queste tecnologie.

Elisa Giomi, Commissario Agcom, che ha curato la prefazione del libro, ha espresso il suo apprezzamento per il volume, affermando che contribuisce a smitizzare molte paure infondate sull’IA. Ha richiamato l’attenzione sul modo in cui la stampa e la cultura popolare spesso amplificano le percezioni distopiche legate all’IA, ignorando le sue opportunità reali.

Antonio Balsamo, Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, invece, ha proposto una visione complementare dell’IA, come strumento in grado di alleviare molte difficoltà quotidiane dell’intelligenza umana, con un impatto positivo sulla giustizia penale e sui diritti umani.

A seguire, Giovanni Russo, Presidente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), ha sottolineato come ci si stia imbattendo in un diverso uso dell’AI, dunque come sia necessaria la cooperazione degli esperti affinché ci sia un uso corretto e consapevole e affinché il progresso vada avanti. Il Presidente, a proposito del sistema penitenziario, ha poi evidenziato come l’intelligenza artificiale sia uno strumento di fondamentale sostegno per la vita umana e la sua tutela: basti pensare alle molteplici modalità di utilizzo quali il potenziamento dei sistemi di sorveglianza, al fine di supervisionare i tentativi di appiccare incendi o di fuga, o i sistemi di allarme anticipatorio per i detenuti.

Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, ha evidenziato come il Manuale abbia un approccio olistico della materia, racchiudendo componenti etico filosofiche fino a quelle giuridiche per un utile approccio all’IA. Gabrielli ha messo in risalto l’importanza di dare la giusta dimensione al fenomeno e prenderlo per quello che è: un empowerment all’attività umana, da sfruttare da un punto di vista giuridico, investigativo e produttivo. Secondo il Direttore, è necessario guardare alla potenzialità in maniera positiva.

Il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia Enzo Serata, si è soffermato, in particolare, sulla materia dell’antiriciclaggio, la quale si presta all’utilizzo degli strumenti di IA. Serata afferma, infatti, che l’Intelligenza Artificiale e la criminalità economica hanno entrambe una capacità di innovazione e la velocità con cui si sviluppano è notevole. Da una parte la criminalità è sempre pronta a sfruttare ogni nuova opportunità per ottenere profitti illeciti, sfruttando molto abilmente le opportunità tecnologiche, dall’altra tutti i soggetti impegnati nella prevenzione e nel contrasto della criminalità economica e finanziaria sono tenuti a modificare in maniera rapida le proprie tecnologie e strumenti per stare al passo. In particolare, la UIF ha bisogno di sempre maggiore efficienza vista la mole di dati sempre più ampia da gestire, che richiede sistemi sempre più sofisticati. In tal senso, ciò che è fondamentale per l’Unità, conclude Serata, è certamente la sicurezza sotto il duplice profilo del rispetto dei diritti fondamentali delle persone e della riservatezza.

Dipoi, Pierguido Iezzi, Direttore Cyber Think Tank Assintel, ha sottolineato come l’Intelligenza Artificiale sia già presente nella quotidianità di ogni individuo, ma sia al contempo la stessa tecnologia diventata essenziale per un qualsiasi attore malevolo. Attualmente si parla di deepfake: questo mondo non è una novità, era fattibile anche uno o due anni fa. La differenza è che prima serviva un investimento importante, oggi, invece, è più accessibile a tutti. Ne è un esempio chiaro la “Dark Gemini”: piattaforma di IA nata recentemente, la quale permette di realizzare qualsiasi attacco si abbia in mente, facendo spostare l’attenzione dal “cybercrime” all’”AI crime”.

Antonio Mancazzo, Comandante Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, infine, unendosi al coro dei ringraziamenti al Prof. Avv. Ranieri Razzante nell’unione, all’interno del volume, di una serie di valutazioni sull’IA con cui gli investigatori già stanno avendo a che fare, ha evidenziato come ormai siano numerosi gli esempi di utilizzo della tecnologia in discussione, soprattutto mediante tecniche di deepfake correlate all’investimento di criptovalute. Basti pensare ai video che circolano in rete, realizzati con l’IA, che invogliano ad investire su date piattaforme di trading, le stesse che notoriamente realizzano truffe. È chiaro, dunque, come l’IA presenti dei rischi. Allo stesso modo, tuttavia, presenta altresì delle opportunità: nello specifico, in campo fiscale il Legislatore, intervenendo con il Decreto legislativo n. 13 del 2024, ha dato la possibilità alla Guardia di Finanza di effettuare delle analisi di rischio utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Dunque, se ben utilizzata e opportunamente regolamentata, afferma Mancazzo, l’IA può essere d’aiuto nel liberare le risorse umane per l’esecuzione di attività che spesso portano via tempo.

In conclusione, il convegno ha offerto una panoramica ampia e approfondita sulle potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale, con una forte attenzione alle questioni legate alla sicurezza. Il “Manuale sull’Intelligenza Artificiale”, curato dal Prof. Razzante, si è dimostrato uno strumento utile per comprendere le molteplici sfide che questa tecnologia porta con sé, dimostrando che un equilibrio tra progresso tecnologico e sicurezza è non solo possibile, ma necessario.